lunedì 5 dicembre 2011

Un po' un'introduzione

Avrete notato che non ho inserito una sezione apposita per la mia descrizione, questo per un motivo molto semplice: i blog amatoriali sono già da soli molto autoreferenziali. Non sento alcuna necessità di continuare a propinarvi i miei interessi, le mie idee e la mia taglia di reggiseno. A parte l'ultima, conoscerete tutto se avrete quella di continuare a leggermi nel tempo. 

Quindi, forse la cosa migliore, per rompere il ghiaccio con i nuovi lettori, è che io vi parli - invece - del nome che ho scelto per questo angolo di web che diventerà casa mia.
Anni fa scelsi Shalott's Tower perché la Torre di Shalott è la dimora della dama Elaine (Elaine di Astolat, si ritiene), personaggio del Ciclo Arturiano. Questa sfortunata creatura, immortalata da poeti e pittori, è costretta da un sortilegio a vivere la propria esistenza in una torre (quella di Shalott appunto), guardando il mondo esterno attraverso uno specchio. Qualora guardasse con i propri occhi fuori dalla finestra, morirebbe. Così Elaine vive la propria esistenza osservando il mondo attraverso uno specchio, finché un giorno Lancillotto vi appare. La dama se ne innamora immediatamente, decidendo di uscire dalla propria prigione incantata. La maledizione sortisce il proprio effetto e lei muore nel tentativo di raggiungere la corte di Camelot e il suo amore.

Questa è la sua storia in breve. Molti artisti hanno rappresentato questa vicenda. Uno dei più conosciuti è Alfred Tennyson, che le dedicò un poema, oggi reso ancor più celebre dalla trasposizione musicale di Loreena McKennitt.

Il motivo per cui mi sono ispirata alla vicenda è che questo blog non si rifà tanto agli aspetti più drammatici della storia, ma è inteso in un certo senso proprio come lo specchio della dama di Shalott: un modo di presentare il mondo, attraverso i miei occhi. Non una prigione, ma un semplice punto di vista sul quale si possa discutere, possibilmente nella maniera più civile.

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